Ferrari già al bivio: SF-25 ancora da capire
Il disastroso weekend in Cina deve essere subito dimenticato, pesano le difficoltà di setup della monposto. In Giappone vietato sbagliare

Lewis Hamilton appoggiato alla sua Ferrari SF-25
Il Day After Ferrari è cominciato con una solenne promessa: "Non accadrà più". E il riferimento è alla clamorosa doppia squalifica di Leclerc e Hamilton per due diverse irregolarità tecniche. Ripeto quanto già scritto a caldo: è esclusa la mala fede, cioè non c’era proprio la volontà di barare, là in Cina.
La squalifica
Ma l’episodio è grave. Molto grave, inutile girarci attorno. La Signora in Rosso ha una immagine da difendere e i vertici della azienda ne sono perfettamente consapevoli. Così come a Fred Vasseur procura un gran fastidio passare alla storia per un episodio senza precedenti…
Unica cosa buona (si fa per dire, eh): per un attimo sono ringiovanito di 26 anni o quasi, mi sono rivisto a Sepang nel 1999. Però lì Irvine e Schumi, inizialmente estromessi dall’ordine d’arrivo per una faccenda di deflettori, furono riabilitati in appello.
Per evitare bis, è stato deciso di rendere più rigidi i parametri di controllo interni.
Il guaio
Il problema grosso, però, riguarda il deficit di prestazioni della SF-25 (gira già la battuta che SF stia per “Sembra Ferma”, altro che Scuderia Ferrari). Qui siamo all’atto di fede. Gli ingegneri del reparto corse continuano a credere nel progetto. Hanno ragione, almeno sulla carta: Hamilton ha vinto la Sprint Race del sabato di Shanghai, sarà stato pure aiutato dalle circostanze, ma quel risultato significa che esiste una base sulla quale lavorare.
Dopo di che, sommessamente io credo che pure la squalifica doppia sia figlia della SF-25. Che è macchina nata complicata (e questo è un eufemismo). È difficilissima da mettere a punto, fra definizioni dell’assetto, altezza da terra, geometria delle sospensioni, consumo delle gomme, usura del fondo.
Gambero
È un cubo di Rubik su quattro ruote, ecco. A stupire ed ad addolorare è un dato di fatto: a fine 2024, la McLaren era la macchina migliore. Ma la Ferrari era lì. Se tu prendi una strada nuova e dopo due gare hai gli stessi punti della Williams, beh, devi porti delle domande. Ma soprattutto devi darti delle risposte. Le stanno aspettando non solo i tifosi, ma pure Hamilton e Leclerc.
I piloti
In coda, una cosa buona. Magari Carletto e il Baronetto non si ameranno alla follia, ma Vasseur ha chiesto e ottenuto una precisazione da parte di Liberty Media, il colosso che gestisce il business F1. Domenica in tv la regia internazionale non aveva trasmesso il messaggio radio con il quale Hamilton suggeriva di far passare Leclerc, “perché è più veloce di me”. Sembrava invece che Hamilton non fosse d’accordo con lo scambio di posizione, quando invece l’idea era venuta proprio da lui. Meglio così. Meglio ancora quando Charles e Lewis litigheranno sul serio, ma per il primo posto, eh.
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